mercoledì 19 settembre 2012

Pet therapy: viva gli animali!

La pet therapy è un modo nuovo di curare alcune malattie. In Italia sta prendendo piede piano, piano. E' stata adottata per la prima volta da Levinson, il quale aveva riscontrato ottimi risultati su un bambino autistico. Quest'ultimo risultava più spontanteo e disponibile all'interazione quando si intratteneva con il cane di Levinson.
Ora, prima di incominciare a parlare della pet therapy, per quello che posso saperne io, voglio premettere che è una buona terapia se anche l'animale è a suo agio, se non è stato addestrato con la forza ma attraverso rinforzi positivi. Bisogna ricordare infatti che anche gli animali hanno i loro diritti.
Detto questo, possiamo affermare che questo sistema aiuta molte persone come ad esempio gli anziani nelle case di cura; gli amici ai quattro zampe contribuiscono a farli sentire meglio, sono una fonte inesauribile di buon umore, inoltre li rende più socievoli.
La pet therapy aiuta anche bambini autistici, disabili, bambini con la sindrome di down perchè placa la mancanza di affetto, le insicurezze e fanno recuperare abilità che sono andate perse.
Gli animali sono introdotti anche in alcune strutture ospedaliere per alleviare la degenza ai bambini con gravi malattie. Si è riscontrato che i pazienti superano gli esami con più tranquillità e vengono risolti problemi legati allo stress come la mancanza di appetito e disturbi nel comportamento, noia e paura.
Gli animali utilizzati sono prevalentemente quelli da compagnia come cani e gatti, poi vanno a seguire conigli e criceti, cavalli, asini, delfini.
Per quanto riguarda i delfini, recenti studi hanno dimostrato che fanno aumentare la fiducia, le capacità motorie, comunicative e la memoria.
La cura attraverso gli asini si chiama onoterapia. In Italia è presente un centro a Polverara (Pd) chiamato La Città degli Asini. Questi animali essendo particolarmente docili, pazienti e intelligenti sono ideali per la pet therapy.
Attraverso il linguaggio non verbale (prima espressione del bambino), entrano in comunicazione con persone aventi disturbi di apprendimento, di attenzione, di comportamento e iperattività.
La pet therapy in questo caso consiste nel prendersi cura degli animali, dandogli da mangiare, spazzolarli, lavarli, tutto ciò fatto assieme ad altri bambini per facilitare la socializzazione, per farli mettere in gioco, per aumentare l'autostima.
Tutto questo fa pensare al fatto che l'animale ama in modo incondizionato, senza soffermarsi sulle differenze di ognuno. Non è capace di provare cattiveria come l'uomo che gode nel vedere gli altri soffrire.
Dovremmo prendere esempio da loro, incominciandoli a rispettare invece che maltrattarli.



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