martedì 11 settembre 2012

Bullismo nelle scuole

Rincominciano le scuole. Il bimbo timido e introverso è un po' in ansia nel rivedere i suoi compagni. Uno in particolare lo preocupa. E' quel ragazzino che si crede furbo e si diverte a terorizzarlo. Quello che per tutto l'anno precedente lo prendeva in giro, lo strattonava, gli dava calci, gli rubava la merenda, lo minacciava.
Il bambino non ha mai detto niente alla mamma perchè deve farle credere che è capace di cavarsela da solo, ormai è grande.
Ma la cosa diventa sempre più ingestibile, ogni giorno è una spinta e una ferita nuova e la mamma non crede più che il suo bambino sia inciampato per la svista di un gradino... 

Vi siete riconosciuti un po' in questo bambino? Chi di voi non ha mai incontrato il classico bulletto che si divertiva a disturbarvi?
Quello che un tempo poteva essere l'antipatico ragazzino, oggi sta diventando un fenomeno molto pericoloso.
Il bullismo miete vittime sia nei maschi che nelle femmine, dalle elementari alle superiori.
Nelle scuole elementari si manifestano molti più casi rispetto alle medie, i bulli poi si ripresentano alle superiori. 
Il bullismo si manifesta in varie forme:
- diretto attraverso l'attacco fisico (pugni, calci, spintoni, sputi, ecc.ecc.) oppure con un attacco verbale: minacce, offese, parolacce;
- indiretto escludendo la vittima dal gruppo e quindi isolandola, raccontando pettegolezzi o inventandosi racconti imbarazzanti.
Il bullo prende di mira la persona debole, indifesa e colpisce con intenzionalità, con consapevolezza e con sistematicità, non si limita a disturbare la vittima una volta sola ma continua tutti i giorni diventando così un incubo.
Il prepotente però non agisce da solo. Attorno a lui ruotano varie figure che sostengono le sue malefatte. C'è l'aiutante, ossia il seguace del bullo che non volendo diventare la prossima vittima si aggrega al "capo", inoltre con questo comportamento si sente potente e la cosa lo diverte. Ci sono poi i sostenitori, coloro che incitano e rafforzano le bravate del bullo. Se questo ragazzo non viene corretto in tempo, corre il rischio di finire in cattive cerchie, spacciando droghe e avendo problemi con la giustizia.
Come possono, i genitori, capire se il proprio figlio è vittima de bullismo?
Ci sono vari segni che dovrebbero far drizzare le antenne ai genitori per poter incominciare ad indagare. Il bambino incomincia a non voler andare a scuola, ha frequenti sbalzi di umore, di notte non dorme bene e fa continuamente incubi.
Le prove più schiaccianti sono i vestiti sgualciti o rotti, gli oggetti personali rovinati, il nascondere le ferite e la richiesta di soldi.
Se poi alla vostra domanda "Cosa c'è che non va? Ti vedo strano" il bambino risponde "Niente" state pure tranquilli che qualcosa che non va c'è di sicuro.
Bisogna stare molto attenti a bloccare la cosa in tempo per fare in modo che il bambino non abbia gravi consegnuenze.
La vittima infatti può accusare male alla pancia o alla testa, il rendimento scolastico si abbassa notevolmente per la mancata concentrazione e per problemi di apprendimento oltre che per depressione.
Il bambino-vittima si isola e può essere attaccato da altri coetanei che trovano in lui una valvola di sfogo.
E il bullo? E' sicuramente un ragazzo o un bambino che soffre del disturbo della condotta. Adotta comportamenti volti a violare le regole e i diritti altrui. Non ha paura di nessuno, ha una grande autostima ma al contrario non ha empatia e ha un basso livello di sopportazione delle frustrazioni.
Il bullismo va bloccato sin dalle elementari, per fare ciò occorre che i genitori e gli insegnanti si mobilitino.
I genitori devono osservare il proprio figlio e comunicare alla scuola i vari disagi.
Gli insegnanti non possono fare finta di niente come spesso succede, ma al contrario devono parlare ai ragazzi ed educarli al rispetto reciproco e alla solidarietà. La scuola deve aumentare i controlli nei momenti in cui i ragazzi sono liberi per evitare azioni non consone. Per quanto riguarda il bullo non è produttivo punirlo ma è bene che il docente gli parli per capire il problema e trovare una soluzione.
Adesso chiedo vi è mai capitato di avere a che fare con un bullo? Vi va di raccontare la vostra esperienza? 
 

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