giovedì 27 settembre 2012

Approfondimento sul disegno

Volevo proseguire il discorso sul disegno. Riprendendo quello che già avevo scritto è chiaro che ogni minimo scarabocchio di un bambino abbia un significato. Attraverso lo scarabocchio si entra nella sfera istintiva e affettiva di un bambino. Si scoprono sentimenti (sia positivi che negativi) ed emozioni che gli adulti con il loro bagaglio di esperienze non riescono a capire e tendono a sottovalutare. Invece è proprio compito del genitore riuscire a capire quello che il figlio vuole dire e riuscire di conseguenza a indirizzare al meglio la sua vita captando paure, collera, ansie, gelosie e porre rimedio per poter trasmettere e rafforzare sentimenti che provocano benessere come gioia e amore.
Lo scarabocchio consente all'adulto e al piccolo di iniziare un dialogo laddove le parole ancora non riescono ad arrivare. Il bimbo manifesta tutto il suo mondo con genuinità.
Lo scarabocchio ha due componenti fondamentali:
- il gesto: consiste nella spontaneità, la casualità, nel tentativo di rappresentare qualcosa;
-la traccia: consiste nel controllo, riuscire a gestire lo spazio, prediligere le curve o gli spigoli.
Il bambino con davanti un foglio bianco e un colore attraversa due momenti. Il primo momento è la decisione di voler lasciare una traccia. Il secondo momento è quando il disegno assume una forma propria.
Il compiere movimenti che per noi sembrano banali come riuscire a coordinare il movimento sul foglio dipende dalla maturazione del sistema nervoso. A seconda di 
questa maturazione alcuni bambini impareranno prima, altri dopo.
Come si evolve il disegno e quali fasi attraversa?
Il primo periodo arriva fino ai 20 mesi e le traccie sul foglio vengono chiamate omolaterali. Gli scarabocchi se disegnati con la mano sinistra resteranno sulla parte sinistra del foglio viceversa con la mano destra. Inoltre le tracce si troveranno vicino al bambino che disegna per poi allontanarsi. Sono presenti anche curve positive disegnate in senso antiorario e curve negative in senso orario.
La seconda fase (dai 20 ai 30 mesi) si divide in due periodi. Nel primo periodo il bambino adatta il disegno al foglio.Nel secondo periodo vi è una padronanza del gesto, prima l'occhio segue la mano poi la controlla.
Nella terza fase (dai 30 ai 48 mesi) il bambino accompagna il disegno alla parola. Riesce a disegnare più oggetti ben distinti in un foglio. Insiemi di elementi semplici formano disegni più complessi. Sempre in questo periodo il bimbo imita la scrittura degli adulti.
Mi ricordo che mio fratello quando era piccolo vedendomi scrivere riempiva delle pagine intere di fogli in cui imitava la mia scrittura.
I vostri bimbi quale fase stanno attraversando?

2 commenti:

  1. Ciao piacere molto interessante il tuo articolo sono mamma di due gemelle.
    Hanno iniziato la materna l'anno scorso e quest'anno secondo anno ogni giorno portano a casi fogli e fogli di disegni.
    Un pò di scarabocchi diciamo così senza disprezzo, ma per me bellissimi

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  2. Quando ho fatto lo stage all'asilo c'erano i bambini che mi riempivano di disegni. Per me erano qualcosa di favoloso perchè li vedevi concentrati in un lavoro per loro impegnativo. Quando me li regalavano mi spiegavano che cosa rappresentavano e io tutte le volte mi emozionavo! I disegni di mio fratello sono tutti conservati e guai a chi gli diceva che erano brutti!Per me erano e sono la cosa più bella che potesse regalarmi!

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